Vacanze in Campagna - Turismo Rurale
Podere Ceoli - Lugnano in Teverina

VISITA  A

OCRICULUM E L’ANTICO BORGO DI OTRICOLI
Antico stemma di Amelia

A dieci chilometri da Lugnano sulla strada statale Amerina si va verso Amelia, "centro murato" di antichissima fondazione. La sua visita, per la ricchezza della qualità urbana del suo centro storico, richiede un po' più di mezza giornata.
Anticamente nota con il nome di Ameria, è una città di origini antichissime: fu certamente tra i primi centri italici. Catone, citato da Plinio, afferma che la città fu restaurata 964 anni prima della guerra dei romani contro Perseo, re di Macedonia, e quindi nel 1132 a.C. Testimonianza di tale vetustà sono le monumentali mura poligonali databili al V - IV secolo a.C., che cingono gran parte dell'abitato del centro storico, unitamente a quelle romane e medievali, per una lunghezza di circa 2 km. Il suo centro storico si estende per circa 25 ettari e con le sue stratificazioni, i numerosi palazzi rinascimentali, le chiese, resti di mosaici e terme, ne fa un piccolo gioiello urbano.
Amelia ha avuto un periodo molto florido nell'era Romana, tanto da essere annoverata tra le città umbre più importanti, con la possibilità di coniare una moneta propria e nella quale ha assunto lo status di Municipio dopo essersi alleata con Roma. Simbolo della grandezza romana del Municipio è la statua bronzea di Germanico, opera di eccezionale valore ed unica al mondo, conservata nel Museo Archeologico della città. Quantità e qualità di reperti storici di origine Romana trovati ad Amelia sono seconde, in Umbria, solamente al sito archeologico di Carsulae. Il legame con Roma è proseguito durante il Medio Evo; sono stati trovati degli scritti, risalenti alla metà del XIV secolo, recanti notizia del fatto che ad Amelia era stato inviato un podestà da Roma. Tale circostanza viene rievocata ogni anno nell'ambito delle manifestazioni storiche del "Palio dei Colombi".

Monumenti e luoghi d'interesse da non perdere

Le imponenti mura poligonali, che cingono unitamente a quelle romane e medievali il vasto centro storico sono motivo di una interessante e piacevole passeggiata. La cinta muraria conta sei accessi. Accanto ai quattro corrispondenti alle porte utilizzate ancora oggi (Porta Romana, Porta Leone IV, Porta Posterla, Porta della Valle), si affiancano due porte di interesse storico ed archeologico in quanto insistenti come taglio sulla muratura originale: la monumentale Porta del Sole, rivolta ad est, la quale si trova incastonata tra le mura urbane ad una quota rialzata rispetto all'attuale piano di calpestio e dalla quale si diparte una strada basolata, e una seconda porta, di notevoli proporzioni, rivolta a sud-ovest, la quale probabilmente è coeva alla costruzione delle mura poligonali. Presso quest'ultima porta, di recente scoperta, sono in corso scavi archeologici.
La città ospita, inoltre, un museo archeologico, allestito nell'ex-collegio Boccarini e contenente reperti pre-romani, romani e dell'alto medioevo. Tra questi, sono conservati bolli e iscrizioni, cippi funerari, sarcofagi, parti di statue e ritratti, tra cui la statua del Germanico, noto condottiero romano.
Opera idraulica dell'ingegneria romana è la Cisterna, risalente al I sec. a.C., situata in piazza Matteotti. Oggetto di restauro negli anni '90, la cisterna è costituita da dieci ambienti contigui ed aveva una capacità di oltre 4.300 m³. Sono presenti anche altre cisterne di minori dimensioni all'interno dei palazzi del centro.

Visita sotterranea alle Cisterne:   http://www.ameliasotterranea.it/cisterneita.htm

Notevoli i palazzi rinascimentali, di cui si possono ammirare le facciate durante l'escursione nel centro storico. Tra i più importanti, palazzo Petrignani con la sala dello zodiaco, palazzo Nacci, palazzo Cansacchi, palazzo Farrattini (opera giovanile di Antonio da Sangallo), palazzo Venturelli, palazzo Boccarini, palazzo Clementini.
Sempre durante la nostra passeggiata possiamo ammirare numerose chiese, tra cui citiamo la Basilica Cattedrale con l'attigua torre dodecadonale dell'anno 1000, la chiesa romano-gotica di Sant'Agostino con un portale gotico sulla facciata mentre all'interno sono conservati affreschi neoclassici quali il Martirio di San Pancrazio risalenti alla metà del XVIII secolo, la chiesa di San Francesco con il chiostro cinquecentesco e la facciata romanica di pietra rossa e portale ogivale, la chiesa di San Magno annessa all'omonimo monastero benedettino che ospita una comunità di monache presenti ad Amelia fin dall'XII secolo.
Di notevole interesse, inoltre, i diversi organi storici presenti in città, da menzionare a tale proposito l'organo seicentesco di San Magno, con doppia tastiera, rarissimo esemplare del suo genere e quello settecentesco di S. Agostino.
Non a caso ad Amelia, ogni anno, a maggio si tiene un importante festival internazionale d'organo denominato "Maggio Amerino".
Non si può non citare, infine, il teatro settecentesco di Amelia denominato Teatro Sociale: interamente in legno e con meccanismi originali tuttora perfettamente funzionanti. Lo progettò il nobile amerino, conte Stefano Cansacchi, architetto noto anche oltre i confini dello Stato, esponente dell'Accademia perugina del Disegno, di cui faceva parte anche Gian Antonio Selva, il quale, dieci anni dopo, avrebbe realizzato a Venezia, appena trentanovenne, il Teatro della Fenice, simile nell'architettura, nell'impostazione e persino nella decorazione al modello amerino.

Per costruire l'itinerario  http://www.ditt.it/Amelia_eccellenze.htm
Per conoscere il Museo Archeologico  http://www.sistemamuseo.it/museoid.php?uid=3
Sito ufficiale della città di Amelia  http://www.comune.amelia.tr.it/itinerari/museo.php
             

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